La spesa in appalti pubblici in Europa e in Italia supera il 10% del prodotto interno lordo ed è potenzialmente una efficace leva per l’attuazione, da parte dei Governi, delle politiche verdi, sociali e di innovazione.
La direzione GROW (sviluppo economico) della Commissione Europea sta promuovendo un ciclo di workshop da realizzare in ciascuno degli Stati membri, per favorire consapevolezza nelle istituzioni e dialogo tra la Commissione e gli Stati sull’uso strategico dell’appalto pubblico. Tuttavia, gli appalti pubblici verdi, socialmente responsabili e innovativi continuano a essere sottoutilizzati in Europa.
Il Workshop italiano si è svolto nei giorni scorsi presso la sede dell’Autorità Nazionale Anticorruzione a Roma, co-organizzatrice insieme ad AgID e Consip. Alla giornata di lavoro hanno partecipato i rappresentanti dei principali soggetti pubblici e privati coinvolti nel settore degli appalti, tra cui Invitalia, PagoPA, Agenas, Sogei, Anci, oltre a rappresentanti di Confindustria, dei sindacati e di soggetti aggregatori di stazioni appaltanti.
Il confronto, a cui ha presenziato anche una delegazione della DG-Grow della Commissione europea, ha consentito di comprendere lo stato attuale dell’uso strategico degli appalti pubblici in Italia, identificando gli ostacoli alla loro diffusione e le loro potenziali soluzioni.
Nell’ambito del procurement strategico finalizzato all’innovazione, l’Italia è tra i primi paesi europei in termini di numero di appalti e risorse investite. Grazie anche al ruolo svolto da AgID negli ultimi anni, attraverso progetti specifici, come Italia Login e Smarter Italy, e l’attivazione di nuovi canali e piattaforme, come il canale Youtube dedicato all’e-procurement e all’innovation procurement e il portale web Appaltinnovativi.gov, oltre ai numerosi accordi di collaborazione con amministrazioni centrali e locali.
Dal workshop è scaturita la proposta di una roadmap per accelerare l’adozione degli appalti strategici di innovazione. Partendo dal rafforzamento sinergico tra le istituzioni centrali e tra queste e quelle regionali e locali – creando un network anche con i principali player che operano nel mercato – e dalla qualificazione della domanda, attraverso azioni che facilitino l’emersione dei fabbisogni di innovazione da parte delle pubbliche amministrazioni, guidando la ricerca e lo sviluppo verso soluzioni innovative che rispondano alle concrete necessità degli utenti finali, i cittadini.
L’esperienza di AgID su entrambi i fronti (ampliamento del network e qualificazione della domanda) sarà la base su cui costruire il sistema istituzionale nazionale di procurement strategico e d’innovazione.
I soggetti coinvolti nell’iniziativa proseguiranno il percorso avviato, organizzando incontri di follow-up in un ambiente virtuale per tutti i 27 Stati membri, con l’obiettivo di valutare i progressi compiuti finora, finalizzare le tabelle di marcia e prendersi carico delle attività concrete da mettere in atto.